Hai detto Langhe? No, Lanze!

Vorresti comprarti un vigneto ma non puoi permettertelo? Allora comprati un filare anzi, adottalo! È questa la brillante idea avuta dalla fantasiosa amministrazione del Comune di Castagnole delle Lanze. D’altra parte qualcosa te la devi inventare per forza quando fai parte di una regione rinomata per i suoi vini e sei stretto tra due zone che si chiamano Monferrato e Langhe, dove il panorama è dominato dal nebbiolo in una delle sue massime espressioni. E così, per promuovere il territorio e la produzione vinicola a Castagnole delle Lanze dieci anni fa hanno deciso di dare in adozione i filari dei loro vigneti. Il costo è di 100 euro a filare, fai il bonifico e ti arriva il certificato di adozione. E poi? Beh, innanzi tutto puoi assistere e partecipare alle principali fasi di lavorazione in vigna che vengono trasformate in momenti di festa. Nel mese di marzo la festa della potatura, in cui ciascuno può potare il proprio filare, nel mese di maggio la festa del barbera, durante la quale viene allestito un percorso enogastronomico nei cortili del centro storico con i vini e le pietanze tipiche piemontesi, nel mese di settembre la festa della vendemmia, in cui ciascuno può raccogliere i propri grappoli. A prodotto finito ti vengono date 12 bottiglie per ciascun filare adottato e sulle etichette, a richiesta, puoi far stampare il tuo nome. Il vino prodotto è una Barbera Lanze la cui produzione, si legge nel regolamento di adozione, è orientata dagli enologi all’ottenimento della massima qualità. Il comune è collinare, a 271 metri di altitudine, conta circa 3.900 abitanti e rientra nella DOCG Barbera d’Asti. Si legge sul sito che “gli obiettivi principali della Municipalità, attraverso questa iniziativa, sono la salvaguardia del territorio e del paesaggio vitivinicolo entrato recentemente a far parte del patrimonio mondiale dell’ UNESCO, la ricerca continua di alta qualità del prodotto in bottiglia, la valorizzazione del prodotto italiano di qualità e la conoscenza dei Produttori vitivinicoli Castagnolesi“. Insomma, una bella iniziativa che consente di condividere alle circa 1.300 persone che ogni anno vi aderiscono la passione per la natura, per il vino e per la buona tavola. Una iniziativa talmente bella che anche cercando in rete si scopre che altri territori e singoli produttori l’hanno adottata.

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